1893: WORLD COLUMBIAN EXPOSITION DI CHICAGO
La guerra delle correnti Nikola Tesla vs Thomas Alva Edison
“Il progressivo sviluppo dell'uomo dipende dalle invenzioni. Esse sono il risultato più importante delle facoltà creative del cervello umano. Lo scopo ultimo di queste facoltà è il dominio completo della mente sul mondo materiale, il conseguimento della possibilità di incanalare le forze della natura così da soddisfare le esigenze umane.” N.Tesla
Si racconta che Tesla sia arrivato negli Stati Uniti nel 1884 all’età di 28 anni con cinque centesimi in tasca, un libro di poesie e una lettera di presentazione scritta da Charles W. Batchelor, inventore e stretto associato di Thomas Edison, per lo stesso Edison che recitava:
“Signor Edison vi mando un uomo straordinario, ne conosco solo due che sono capaci di realizzare cose straordinarie nel settore elettrotecnico, uno è lei e l’altro è l’uomo che ha davanti ”.
E’ il 1884 e Thomas Alva Edison è già un famoso inventore e un grande imprenditore di se stesso, nel 1867 era riuscito a raggiungere il successo grazie a un marchingegno straordinario in grado di registrare una voce e riprodurla: il fonografo. Nel 1878 poi aveva inventato una lampadina a bulbo incandescente e nel 1882, due anni prima l’incontro con Tesla, aveva acceso il primo sistema di distribuzione di corrente elettrica continua del mondo.
Tesla aveva inizialmente lavorato per Edison nella filiale francese della compagnia del grande inventore, prima di giungere direttamente sotto la sua supervisione in America; durante la loro stretta collaborazione, tra le tante idee, Testa gli propose di sostituire il suo sistema a corrente continua con la corrente alternata di sua invenzione, di gran lunga più efficiente. I magnati dell’epoca avevano già
investito parecchio nella tecnologia della corrente continua e questo era di vitale importanza per gli affari di Edison, quando egli stesso si rese conto della grande efficacia della corrente alternata promise a Tesla 50.000 dollari se fosse riuscito a potenziare il generatore di corrente continua in uso allora, Edison si limitò a dare all’inventore un piccolo aumento di stipendio dopo che Tesla si era impegnato notte e giorno in quel compito, riuscendoci. “Lei non capisce lo humour americano!”, esclamò Edison liquidando così la promessa. Tesla, di tutta risposta, se ne andò. Edison iniziò così una vera e propria campagna denigratoria nei confronti di questo nuovo modello di corrente, fece stampare e distribuire volantini sulla pericolosità di questa e chiese allo stato di New York di fare una legge contro il suo utilizzo domestico: iniziò la cosiddetta “guerra delle correnti”. Il giovane Tesla si mise in proprio, ma presto passò a lavorare per George Westinghouse, che credeva nella corrente alternata come migliore soluzione rispetto alla corrente continua. Che tra loro ed Edison vi fosse una vera e propria guerra in corso lo dimostrò l’Esposizione Universale di Chicago dove l’ azienda di Westhinghouse
nel 1893 firmò un contratto per la fornitura di corrente alternata per illuminare l’esposizione universale colombiana, mentre Edison rifiutò di fornire le sue lampadine.
La guerra delle correnti Nikola Tesla vs Thomas Alva Edison
“Il progressivo sviluppo dell'uomo dipende dalle invenzioni. Esse sono il risultato più importante delle facoltà creative del cervello umano. Lo scopo ultimo di queste facoltà è il dominio completo della mente sul mondo materiale, il conseguimento della possibilità di incanalare le forze della natura così da soddisfare le esigenze umane.” N.Tesla
Si racconta che Tesla sia arrivato negli Stati Uniti nel 1884 all’età di 28 anni con cinque centesimi in tasca, un libro di poesie e una lettera di presentazione scritta da Charles W. Batchelor, inventore e stretto associato di Thomas Edison, per lo stesso Edison che recitava:
“Signor Edison vi mando un uomo straordinario, ne conosco solo due che sono capaci di realizzare cose straordinarie nel settore elettrotecnico, uno è lei e l’altro è l’uomo che ha davanti ”.
E’ il 1884 e Thomas Alva Edison è già un famoso inventore e un grande imprenditore di se stesso, nel 1867 era riuscito a raggiungere il successo grazie a un marchingegno straordinario in grado di registrare una voce e riprodurla: il fonografo. Nel 1878 poi aveva inventato una lampadina a bulbo incandescente e nel 1882, due anni prima l’incontro con Tesla, aveva acceso il primo sistema di distribuzione di corrente elettrica continua del mondo.
Tesla aveva inizialmente lavorato per Edison nella filiale francese della compagnia del grande inventore, prima di giungere direttamente sotto la sua supervisione in America; durante la loro stretta collaborazione, tra le tante idee, Testa gli propose di sostituire il suo sistema a corrente continua con la corrente alternata di sua invenzione, di gran lunga più efficiente. I magnati dell’epoca avevano già
investito parecchio nella tecnologia della corrente continua e questo era di vitale importanza per gli affari di Edison, quando egli stesso si rese conto della grande efficacia della corrente alternata promise a Tesla 50.000 dollari se fosse riuscito a potenziare il generatore di corrente continua in uso allora, Edison si limitò a dare all’inventore un piccolo aumento di stipendio dopo che Tesla si era impegnato notte e giorno in quel compito, riuscendoci. “Lei non capisce lo humour americano!”, esclamò Edison liquidando così la promessa. Tesla, di tutta risposta, se ne andò. Edison iniziò così una vera e propria campagna denigratoria nei confronti di questo nuovo modello di corrente, fece stampare e distribuire volantini sulla pericolosità di questa e chiese allo stato di New York di fare una legge contro il suo utilizzo domestico: iniziò la cosiddetta “guerra delle correnti”. Il giovane Tesla si mise in proprio, ma presto passò a lavorare per George Westinghouse, che credeva nella corrente alternata come migliore soluzione rispetto alla corrente continua. Che tra loro ed Edison vi fosse una vera e propria guerra in corso lo dimostrò l’Esposizione Universale di Chicago dove l’ azienda di Westhinghouse
nel 1893 firmò un contratto per la fornitura di corrente alternata per illuminare l’esposizione universale colombiana, mentre Edison rifiutò di fornire le sue lampadine.