GLI STATI UNITI PORTANO IL PRIMO UOMO SULLA LUNA: NEIL ARMSTRONG
“E’ un piccolo passo per un uomo, ma un balzo gigante per l’umanità”.
Con queste parole l’astronauta Neil Armstrong descrisse il primo passo di un essere umano sulla superficie della Luna. Erano le 04:56 (22:18 italiane) del 21 Luglio 1969, In quel momento la Luna si trovava a 388.650 chilometri dalla Terra ed era prossima al primo quarto.
Lanciata da un razzo Saturn V dal Kennedy Space Center, il 16 luglio, Apollo 11 fu la quinta missione con equipaggio del programma Apollo della NASA. All’estremo anteriore del propulsore si trovava l’astronave che ospitò i tre astronauti statunitensi, Neil Armstrong,Buzz Aldrin e Michael Collins, quest’ultimo rimase in orbita lunare, pilotando il modulo di Comando che riportò gli astronauti a casa. Il veicolo spaziale infatti era composta da un Modulo di Comando (CM) un modulo di servizio (SM), che forniva energia elettrica, ossigeno e acqua, e un Modulo Lunare (LM) per l'atterraggio sulla Luna. Neil Armstrong, simbolo dell’allunaggio, era alla sua seconda e ultima missione spaziale e fu comandante della spedizione che per prima aveva portato gli uomini sulla Luna, dopo una breve descrizione della superficie “very fine grained... almost like a powder” cioè a grana molto fine... quasi come polvere, commentò che muoversi nella gravità lunare, circa un sesto di quella terrestre, era molto più facile che nelle simulazioni effettuate prima
del lancio e che l'ideale per spostarsi era "saltare" e non camminare come sulla Terra. Successivamente raccolse il primo campione di terreno lunare. Insieme i due astronauti ricavarono 21,5 kg di materiale che riportarono a Terra, le scoperte fatte dall’esame delle
rocce lunari risultarono talmente importanti che si comprese di più in quei pochi anni di esplorazione che in migliaia di anni di storia. Armstrong effettuò un'attività extraveicolare sul suolo lunare per 2 ore e mezza durante le quali fece una panoramica con una telecamera del suolo. Gli astronauti piantarono poi la bandiera degli Stati Uniti, e la consistenza del terreno non permise di inserirla per più di 20 cm, lasciarono inoltre una targa con la celebre frase: « Qui, uomini dal pianeta Terra posero piede sulla Luna per la prima volta, luglio 1969 d.C. Siamo venuti in pace, a nome di tutta l'umanità. »
Finalmente accesero il motore di ascesa per rientrare in orbita. Lo sbarco durò in totale 21 ore e 31 minuti, compresa la passeggiata durata 2 ore e 31 minuti. Completata l'ascesa, spensero il motore e raggiunsero Michael Collins a bordo del CM Columbia che si trovava
in orbita lunare. La missione terminò il 24 luglio, con l'ammaraggio in aperto Oceano Pacifico.
Fu una notte storica ed interminabile, la nuova frontiera dell’uomo verso lo spazio era stata raggiunta. Sono trascorsi 44 anni, ma le orme impresse nella “regolite” rimarranno pressoché intatte per migliaia o forse per milioni di anni, fino a quando la sottile pioggia di
micrometeoriti non le degraderà.
“E’ un piccolo passo per un uomo, ma un balzo gigante per l’umanità”.
Con queste parole l’astronauta Neil Armstrong descrisse il primo passo di un essere umano sulla superficie della Luna. Erano le 04:56 (22:18 italiane) del 21 Luglio 1969, In quel momento la Luna si trovava a 388.650 chilometri dalla Terra ed era prossima al primo quarto.
Lanciata da un razzo Saturn V dal Kennedy Space Center, il 16 luglio, Apollo 11 fu la quinta missione con equipaggio del programma Apollo della NASA. All’estremo anteriore del propulsore si trovava l’astronave che ospitò i tre astronauti statunitensi, Neil Armstrong,Buzz Aldrin e Michael Collins, quest’ultimo rimase in orbita lunare, pilotando il modulo di Comando che riportò gli astronauti a casa. Il veicolo spaziale infatti era composta da un Modulo di Comando (CM) un modulo di servizio (SM), che forniva energia elettrica, ossigeno e acqua, e un Modulo Lunare (LM) per l'atterraggio sulla Luna. Neil Armstrong, simbolo dell’allunaggio, era alla sua seconda e ultima missione spaziale e fu comandante della spedizione che per prima aveva portato gli uomini sulla Luna, dopo una breve descrizione della superficie “very fine grained... almost like a powder” cioè a grana molto fine... quasi come polvere, commentò che muoversi nella gravità lunare, circa un sesto di quella terrestre, era molto più facile che nelle simulazioni effettuate prima
del lancio e che l'ideale per spostarsi era "saltare" e non camminare come sulla Terra. Successivamente raccolse il primo campione di terreno lunare. Insieme i due astronauti ricavarono 21,5 kg di materiale che riportarono a Terra, le scoperte fatte dall’esame delle
rocce lunari risultarono talmente importanti che si comprese di più in quei pochi anni di esplorazione che in migliaia di anni di storia. Armstrong effettuò un'attività extraveicolare sul suolo lunare per 2 ore e mezza durante le quali fece una panoramica con una telecamera del suolo. Gli astronauti piantarono poi la bandiera degli Stati Uniti, e la consistenza del terreno non permise di inserirla per più di 20 cm, lasciarono inoltre una targa con la celebre frase: « Qui, uomini dal pianeta Terra posero piede sulla Luna per la prima volta, luglio 1969 d.C. Siamo venuti in pace, a nome di tutta l'umanità. »
Finalmente accesero il motore di ascesa per rientrare in orbita. Lo sbarco durò in totale 21 ore e 31 minuti, compresa la passeggiata durata 2 ore e 31 minuti. Completata l'ascesa, spensero il motore e raggiunsero Michael Collins a bordo del CM Columbia che si trovava
in orbita lunare. La missione terminò il 24 luglio, con l'ammaraggio in aperto Oceano Pacifico.
Fu una notte storica ed interminabile, la nuova frontiera dell’uomo verso lo spazio era stata raggiunta. Sono trascorsi 44 anni, ma le orme impresse nella “regolite” rimarranno pressoché intatte per migliaia o forse per milioni di anni, fino a quando la sottile pioggia di
micrometeoriti non le degraderà.